Tu con me, io con me
Quello della distanza è un problema che accomuna o ha accomunato molte coppie, ancora di più in questo periodo di emergenza sanitaria.
Vivere a chilometri di distanza e restare senza vedersi per svariati giorni, settimane o addirittura mesi può essere molto frustrante all’interno di una relazione. Certamente la tecnologia ci può venire in aiuto, permettendoci di mantenere il contatto con l’altro, ma non è sicuramente in grado di sostituirlo. La sensazione di mancanza può essere comunque molto forte, indipendentemente da quanti e quali strumenti avanzati possediamo. Ma questo non deve spaventarci.
Possiamo paragonare la mancanza alla primavera: fa lacrimare gli occhi se si è allergici, può anche diventare fastidiosa… ma è tempo di pulizie. È la stagione dove tutto rinasce. Vivere la distanza come un’occasione per ripartire da sé, ascoltarsi e osservarsi un po’ più da vicino può essere un ottimo modo di affrontare la mancanza. Perché è vero che il contatto con gli altri è importante, ma lo è anche la relazione con se stessi. E indovinate un po’? È stando tra sé e sé che la si può cogliere meglio.
La prossima volta che avvertiamo la mancanza di qualcuno, poniamoci queste domande: cosa mi comunica questa sensazione? E come sto io tra me e me? Posso fare qualcosa per migliorare il mio rapporto con me? Potrebbero nascere delle considerazioni molto interessanti. E chissà, magari saranno un buono spunto di conversazione per quando ci si rivedrà!