Trova la tua unicità
Ce lo dicono sempre: ognuno di noi è un individuo unico. La prova inequivocabile ci arriva prima di tutto dalla biologia: come tutti sappiamo, non esiste un’impronta digitale uguale ad un’altra. Ognuna identifica una persona diversa, nella sua singolarità, e non può essere ricondotta a nessun altro. Ma come si può applicare questo principio nella comunicazione? Come si può comunicare un messaggio in modo unico e singolare? Semplice: trovando il proprio “marchio di fabbrica”.
Lo Unique Selling Point (USP) o Unique Selling Proposition è un concetto che lo statunitense Rosser Reeves introdusse nel mondo della pubblicità a partire dagli anni ’40 del secolo scorso. L’USP risponde essenzialmente a tre domande:
- Cosa vogliono i miei clienti?
- Cosa sanno fare bene i miei competitori?
- Cosa so fare bene io?
In altre parole, per scoprire la propria unicità non è solo necessario tenere a mente quali sono le proprie abilità, ma anche quali sono i bisogni delle persone con cui entreremo in contatto e come, eventualmente, possiamo soddisfarli in maniera diversa da come è stato già fatto in precedenza. L’unicità sta proprio in questo: rispondere alle esigenze in modo innovativo.
Questo è possibile anche nella comunicazione. Le nostre parole sono i prodotti che lanciamo sul mercato, i clienti sono il pubblico (o le persone con cui parleremo) e i competitori altri possibili oratori.
Prima di un nostro prossimo intervento, proviamo allora a chiederci cosa conta per noi, cosa sappiamo fare bene e come questo ci distingue dagli altri… senza dimenticare di comprendere cosa le persone aspettano di sentirsi dire in determinati contesti. Sono lì per caso o vogliono ascoltare proprio quello che diciamo noi? Sono incuriosite dall’argomento o non sono interessate? Hanno conoscenze pregresse o partono da zero?
Se terremo a mente tutti questi aspetti, non solo troveremo il nostro punto di forza, ma sapremo anche come applicarlo al meglio in ogni situazione!