Come faccio a gestire l’ansia?
Ansia: una parola, un concetto, uno stato d’animo sulla bocca di tutti. C’è una verifica o un esame in vista? Abbiamo l’ansia. Il collega di turno fa commenti scomodi su di noi e sul nostro lavoro? Che ansia! E se dobbiamo affrontare un discorso importante davanti a qualcuno e ci dimentichiamo qualcosa? Ovviamente, stiamo in ansia. Ma cos’è davvero l’ansia? E soprattutto: come la si tiene a bada?
Cominciamo dalle basi: l’ansia è un’emozione, e come tale non solo ci accomuna, ma è anche più che normale. In alcuni casi è addirittura positiva: a volte, una buona dose di adrenalina ci serve per farci forza e compiere gesti coraggiosi. Detto così sembra quasi uno spasso, vero? Ma allora perché ci fa stare tanto in pensiero? Può sembrare strano, ma il ruolo dell’ansia è proprio questo. Sì, perché in quanto emozione non è fine a se stessa, ma veicola un messaggio ben preciso. Nel nostro caso, ecco svelato l’arcano: quando sentiamo ansia, significa che c’è qualcosa a cui dovremmo prestare più attenzione. In effetti, quest’emozione ci porta ad uno stato di allerta tipico della paura: il battito cardiaco è accelerato, il respiro si accorcia e in alcuni casi sperimentiamo i cosiddetti “sudori freddi”; in più, spesso ci troviamo paralizzati e non sappiamo bene come comportarci, oppure scappiamo e ci allontaniamo dalla situazione che riteniamo pericolosa. Nonostante questa base comune, tuttavia, non è detto che l’ansia sia necessariamente una paura vissuta più intensamente.
Ritorniamo nell’ambito della comunicazione: supponiamo di dover sostenere un intervento complesso davanti ad un pubblico molto grande. Eccola qui, la nostra ansia: al solo pensiero di tutta quella gente, il cuore batte all’impazzata e temiamo di non farcela. Proviamo ad ascoltarci: a cosa dovremmo prestare più attenzione? Cosa sta cercando di farci notare quest’emozione, oltre all’evidente paura che abbiamo per quello scenario disastroso? Così, potremmo scoprire che forse non siamo realmente intimoriti dalla reazione che potrebbe avere il nostro uditorio, ma piuttosto ci sentiamo inadeguati nei confronti di quella situazione. In parole povere? Ci vergogniamo.
Non importa quale sia l’emozione che l’ansia cerca di farci notare: ciò che conta è che, al posto di respingerla, cerchiamo di accoglierla e ascoltarla. Una volta scoperto ciò che vuole comunicarci, sarà più semplice capire come orientare il nostro comportamento. Ma siccome non è sempre così facile, per concludere, ecco quattro suggerimenti che potete sfruttare se vi sentite in ansia:
- Fare una checklist: quando siamo in ansia, i nostri pensieri viaggiano alla velocità della luce e a volte diventano persino irreali. Fare una lista di cose (anche piccole) da tenere sotto controllo può essere molto utile per recuperare il contatto con la realtà e comprendere ciò su cui davvero possiamo intervenire, tralasciando con più serenità quei fattori su cui non abbiamo potere;
- Respirare profondamente: introdurre aria fresca nel nostro corpo equivale ad aprire una finestra per cambiare l’aria stantia dei nostri pensieri ansiosi. La respirazione ci aiuta a regolare il battito cardiaco e, con esso, anche la nostra emozione;
- Trovare un sostegno: non è detto che dobbiamo fare per forza tutto da soli. Avere qualcuno al nostro fianco che possa aiutarci a concentrarci di più può essere davvero fondamentale;
- Monitorare i propri risultati: per capire come calmare la nostra ansia, dobbiamo anzitutto fare caso a cosa è utile per noi. Segniamoci ogni strategia di successo che attuiamo per smorzarla o parliamone con qualcuno: in questo modo, la prossima volta riconosceremo più in fretta quest’emozione e sapremo meglio come approcciarci nei suoi confronti.
Ah, ovviamente questi consigli sono validi anche se si deve affrontare un discorso in pubblico!