Esser-ci nel presente
Una delle prime regole del benessere psicofisico è la presenza. Il radicamento e la respirazione, ad esempio, sono tra le tecniche più famose per essere presenti nel qui e ora. Ma che cosa significa esattamente?
Quando siamo in presenza verso il mondo e verso noi stessi, entriamo in una dimensione che potremmo definire fuori dal tempo. Non esistono le preoccupazioni per il futuro, né i rimpianti del passato. Siamo e ci siamo. Le nostre emozioni ci parlano molto più forte dei nostri pensieri. Senza urlare, ma con un gentile sussurro in grado di guidarci dentro di noi. Perché per ascoltare le voci più lievi è necessario che non ci siano rumori di fondo: bisogna fermarsi e prestare attenzione. In poche parole, bisogna ascoltare. Bisogna ascoltarsi.
Non esiste un modo giusto o sbagliato per farlo. Ascoltarsi significa soprattutto capire fino a dove sentiamo di volerci spingere e con quali strumenti. Ognuno vive l’esser-ci a modo proprio; l’importante è sperimentare, fino a capire cosa fa al caso nostro: cosa ci tranquillizza e cosa ci spaventa, che tipo di ambiente prediligiamo, di quanto tempo abbiamo bisogno per sentire le nostre emozioni e quanto i pensieri ci aiutano o ci ostacolano.
La prossima volta che tutto scorre velocemente davanti ai nostri occhi, che ci troviamo mille pensieri per la testa e abbiamo la sensazione di perdere il controllo, facciamoci queste domande: come sto vivendo questo momento? Se mi fermassi, cosa sentirei fuori e dentro di me?